IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Opera in due atti di Gioachino Rossini

Direzione d'Orchestra: Pietro Mianiti
Regia: Damiano Michieletto
Regia ripresa da: Eleonora Gravagnola
Costumi: Carla Teti
Disegno luci : Alessandro Carletti

Orchestra e Coro Accademia Teatro alla Scala

Allestimento scenico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Coproduzione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Modena in collaborazione con Accademia del Teatro alla Scala.

“Questa regia è un gioco di fantasia e di evocazione. Gli spazi della storia sono sempre evocati, mai rappresentati. La possibilità di evocare la presenza di qualcosa sul palcoscenico è uno degli aspetti affascinanti del teatro. Perciò ho cercato di usare degli oggetti normali e semplici e di farli diventare l’ingrediente unico della scenografia. Il risultato è che mi sono trovato con un palcoscenico in cui una ventina di sedie rosse, una scala blu, degli ombrelli e alcuni enormi palloni erano tutto quello che bastava. I personaggi sono come esplosi nelle loro caratteristiche fisiche e caricaturali. Ecco perciò dei costumi fantastici, di pura immaginazione, con marcati riferimenti a tratti animaleschi, quasi da Commedia dell’Arte. L’ouverture inizia con un viaggio, in treno. Un viaggio che sembra partire in modo normale, senza nessun imprevisto, ma ad un certo punto il ritmo del treno comincia a crescere, cresce, cresce, prende il volo e tutti i tranquilli passeggeri vengono catapultati involontariamente nell’opera diventando i protagonisti di questa surreale dimensione. Il leit motiv del viaggio costituisce la cornice narrativa entro la quale respira il libretto dell’opera, animato da invenzioni sceniche che sfiorano una dimensione circense e dove tutto quello che avviene è sostenuto da una visione coreografica delle relazioni“.
(Damiano Michieletto)